Venerdì 18 maggio a Roma, presso la
Congregazione per i santi, vi sarà il passo decisivo nel cammino verso
la beatificazione di Rolando Rivi, il seminarista reggiano che ha dato
la vita per Gesù, ucciso, a soli 14 anni, in odio alla fede cristiana
che testimoniava in ogni aspetto della sua giovane vita. A Roma i
teologi censori si pronunceranno sulla validità del martirio. Se questo
verrà riconosciuto, dopo la firma dei Cardinali e di Benedetto XVI,
Rolando potrà essere proclamato beato e salire all’onore degli altari.
Per accompagnare questo passo decisivo con la preghiera, affinché lo
Spirito Santo assista i teologi censori e li guidi a un giudizio che sia
per la maggior gloria di Dio, la Chiesa di Reggio Emilia - Guastalla,
in collaborazione con il Servizio diocesano per le Vocazioni e con il
Comitato amici di Rolando Rivi, che ha promosso la causa di
beatificazione, propone un momento di adorazione giovedì 17 maggio, alle 18, nella cripta del Duomo.
La celebrazione, in preghiera per Rolando e per le nuove vocazioni,
sarà accompagnata dai canti del coro “Dulcis Christe”. Alle 19 seguirà
la recita dei Vespri. C’è diffusa attesa per questo giudizio e analoghi
momenti di preghiera si svolgeranno in diocesi di Modena e in altre
città italiane.
La decisione dei teologi censori viene a
coronare un cammino iniziato sette anni fa. Il 1° marzo 2005, infatti,
il Comitato amici di Rolando Rivi presentò, per mano della postulatrice
Francesca Consolini, il “libello supplice”, dando di fatto inizio al
cammino che, in tempi sorprendentemente brevi, sta portando alla
beatificazione. Obiettivo del Comitato era e rimane quello di far
brillare nel modo più ampio, per il bene della Chiesa e del mondo, la
testimonianza di amore totale a Gesù vissuta da questo seminarista. La
presentazione del “libello supplice” fu fatta all’allora Arcivescovo di
Modena mons. Benito Cocchi, nel rispetto delle norme che regolano le
cause dei santi. è previsto infatti che Vescovo competente sia quello
della diocesi in cui il servo di Dio è morto e Rolando subì il martirio e
diede la vita per Gesù a Piane di Monchio, in provincia e diocesi di
Modena. Fu quello il momento centrale e decisivo della sua breve
esistenza. Già al termine del processo diocesano, il 24 giugno 2006, ci
fu un primo riconoscimento della validità del martirio: “Ci pare
realmente avvenuto in odium fidei”, dissero i giudici. Ora si attende la
decisione finale. (Emilio Bonicelli)
fonte: Sito Diocesano
fonte: Sito Diocesano
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